Il viaggio per scrivere la mia tesi di laurea è scaturito da un incontro. Si avvicinavano gli ultimi esami e tra la cricca dell’UNI si discuteva dei possibili e probabili argomenti che avremmo potuto trattare in questo ultimo nostro lavoro e con quale professore avremmo voluto collaborare per realizzare questo progetto.
La scelta fin dall’inizio è stata difficile, sia per l’argomento che per il docente.
L’unica cosa chiara era che non avrei voluto scopiazzare tesi già scritte, argomenti nobili ma già trattati, leggere dieci libri e farne il riassunto.
Volevo creare un lavoro solo mio, progettato e costruito fin nei minimi dettagli, scritto di mio pugno dalla prima lettera dell’introduzione al saluto finale.
Ardua impresa, direi… Aspettavo dunque l’occasione giusta, non so, tipo un’idea interessante, magari un incontro fortunato, di quelli che, dicono, ti capitano una volta sola nella vita.
Questo incontro arrivò, ma fu uno tra tanti, che mi hanno aperto la mente verso progetti e nuove sfide. Di sicuro pero è stato quello più emozionante di tutti. Non tanto per l’incontro in sè, ma per l’avventura che ne scaturì.
I fatti…
Era il 4 gennaio del 2007, dalla Liguria stavo “salendo” a Milano per un esame di geografia ambientale e mi trovavo da sola in uno scompartimento del treno.
Il viaggio in solitaria continuò fino alla stazione di Savona, quando un tizio entrò nel vagone, e mi disse: questo è il mio posto. Ce n’erano altri 5 disponibili!!!!!????
Interrompendo la mia lettura, mi alzai e mi spostai nel sedile vicino. Mi dico adesso che se non gli avessi in un certo senso “fregato” il suo, forse il dialogo che venne fuori non sarebbe mai avvenuto e io e lui non ci saremmo mai conosciuti. Io avrei continuato a ripassare per l’esame imminente e chissà come sarebbe andata a finire.
Dunque posai il libro dalla copertina blu, con il titolo geografia ambientale in bianco, e lui esclamò:
Studi geografia? Ma dove? Ti piace? E tutta una serie di domande conoscitive che accompagnarono le successive ore.
In breve, lui era un professore di Geologia del Politecnico di Milano e organizzava viaggi per i suoi laureandi nei pressi del paesino di Paliouria, nella Macedonia Occidentale, Grecia.
Partii a luglio 2007 per prendere parte al progetto Aliakmon.